Albani Emiliano

Musicista, artista figurativo e poeta, nasce ad Ascoli Piceno il 3 febbraio 1966.

Giovanissimo manifesta il suo talento per la musica grazie ai primi insegnamenti impartitigli dal nonno. Durante gli anni di studio in Fisarmonica Classica, Composizione e Pianoforte partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali, classificandosi sempre ai primi posti. Si perfeziona, poi, frequentando seminari tenuti da musicisti di fama come F. Lips, W. Subinskij e F. Gouerout.

Inizia un’intensa attività concertistica che lo porta ad esibirsi in Italia e all’estero, riscuotendo lusinghieri apprezzamenti di pubblico e di critica. Ha pubblicato svariate composizioni musicali nelle quali traspare l’assidua ricerca condotta intorno alla musica rinascimentale ed alle relazioni fra suono, immagini e parola. Manifesto è il suo interesse per i periodi storici di cosiddetta “rinascenza”, che egli stesso definisce “di breve durata e contrapposti alle ere medievistiche e globalizzanti, come quella attuale iniziata nel 1492”. Le sue esperienze artistiche, pur figlie della modernità avanguardista si proiettano, dunque, in una futura utopia umanistica. Alla ricerca nel campo musicale affianca un intenso percorso pittorico, scultoreo e poetico.

Nel 1995 insieme all’artista Diego Pierpaoli ad Arquata del Tronto teorizza e, ne pubblica il manifesto, la “Fonofigurazione Iperdisciplina”, un metodo interdisciplinare che innesta il codice musicale nella figura, iniziando un intenso studio sulle sinestesie concrete tra le varie espressioni artistiche. Il suo agire quotidiano nell’ambito della pluridisciplinarietà, dà come esito una cospicua produzione di pitture e sculture esposte in varie mostre personali e collettive.

Svariati e pregevoli, infine, sono i suoi saggi sull’arte totale e sulle sinestesie fra i linguaggi, che godono del consenso e delle prefazioni di illustri studiosi, critici d’arte e musicologi, basti fra questi ricordare il nome di Quirino Principe.

Opere in esposizione:

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