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Spoleto, città storica
La Città di Spoleto ed il suo territorio presentano una stratificazione di testimonianze del millenario evolversi della natura, della società umana e del rapporto tra questa e l’ambiente, in una parola della Cultura. Se ne infatuarono “turisti” d’eccezione come Michelangelo Buonarroti, Giosué Carducci, Gabriele D'Annunzio, William Turner, Johan Ludvig Lund, Stendhal, Johann Wolfgang Goethe.
Spoleto seduce e affascina per la sua storia millenaria che si svolge dalla preistoria ai giorni nostri. La città vive ancora oggi questa enorme eredità nei suoi resti archeologici, nei suoi monumenti e palazzi, nei suoi luoghi della cultura e dell’arte, della conoscenza e della formazione. Il centro storico, ricco e stratificato, si armonizza in uno straordinario continuum con il paesaggio circostante: un connubio tra arte e natura vecchio di oltre duemila anni. “ Il monte, la fonte, il ponte ” è il motto antico che da sempre, in maniera emblematica, sintetizza l’identità spoletina. La Basilica di San Salvatore, il “maggiore monumento spoletino dell’antichità” secondo Sordini, dal 25 giugno 2011 fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO, insieme ad altre sei importanti testimonianze monumentali italiane di epoca longobarda.
Nel secondo dopoguerra, periodo di crisi per Spoleto, si gettarono le basi del futuro e si diede il via a manifestazioni a cui il prestigio e lo sviluppo della città sono, ancora oggi, fortemente legati: nel 1947 fu fondato il Teatro Lirico Sperimentale e nel 1952 fu inaugurato il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo e nel 1958 si svolse la prima edizione del Festival dei Due Mondi. Grazie a questi eventi la Città si è conquistata un ruolo di importanza internazionale nel mondo artistico e culturale e le attività connesse hanno assunto un ruolo primario nell’economia locale.
Palazzo Leti Sansi
Eretto dalla famiglia Leti nel XVII secolo, quando fu abbandonato il precedente palazzo in Via degli Eremiti, passò, alla estinzione dei Leti, alla famiglia Sansi un secolo dopo. Vi visse, di questi, lo storico Achille Sansi, scomparso nel 1891.
Eretto tra piazza del Mercato e l’Arco di Druso, ove prima era il Palazzo del Podestà, fu a lungo la storica sede di uno degli Enti più radicati in Spoleto, il Consorzio della Bonificazione Umbra. Fu abbandonato dopo il terremoto del 1997 ed ora è stato perfettamente restaurato. E’ utilizzato per mostre ed esposizioni.
Il portale intagliato è contornato dai blocchi di pietra del piano terreno e tramite un piccolo atrio immette sulla corte interna. Al piano nobile il meraviglioso salone da ballo, totalmente dipinto nelle pareti, nel soffitto e nel camminatoio.